Scadenza delle opzioni binarie

Uno degli elementi più importanti di un'operazione digitale è la sua scadenza, cioè il tempo entro cui si deve verificare la predizione dell'opzione stessa. Esistono scadenze di vario tipo, ognuna con i suoi pregi e i suoi difetti ma soprattutto ognuna con finalità specifica. In questo articolo cercheremo di capire quali sono le scadenze di opzioni binarie più diffuse e soprattutto come utilizzarle al meglio per guadagnare il massimo in ogni condizione di mercato.

Un'opzione binaria è definita, solitamente, da un prezzo, da un asset, da una previsione (prezzo che va su, prezzo che va giù, almeno considerando il caso più semplice), da un rendimento e da una scadenza. Piazzare un ordine vincente significa incassare il rendimento e per farlo bisogna fare la previsione giusta sul prezzo dell'asset entro la scadenza. Molto spesso i trader di opzioni binarie si concentrano parecchio sulla previsione, e ovviamente fanno bene, ma dimenticano completamente di ragionare sulla scadenza di un'opzione.

Le diverse scadenze di opzioni binarie
In effetti i migliori broker di opzioni binarie offrono scadenze molto diversificate per le opzioni binarie: si va dalle opzioni binarie a 60 secondi, ricercatissime dai trader italiani, fino alle opzioni che possono avere scadenze anche di parecchi mesi, con tutti i valori intermedi. Quando si fa trading, ovviamente, bisogna selezionare anche una scadenza, ma qual è la scadenza ottimale, quella che fa guadagnare di più? Cerchiamo di capire come fare a selezionare al meglio la scadenza.

Scegliere la scadenza: condizioni di mercato e obiettivi
La scelta della scadenza deve essere fatta in base a due elementi principali: quali sono le condizioni di mercato e quali sono gli obiettivi che ci si prefiggono con il trading. In effetti il trading di opzioni binarie può avere due obiettivi principali:

  • Ottenere guadagni speculativi
  • Proteggersi dalle perdite che si possono ottenere da altri tipi di trading e in questo caso si parla di hedging

Ovviamente il discorso della scadenza ottimale cambia profondamente nei due casi e va affrontato separatamente. Prendiamo il primo caso che è anche il più comune tra gli utenti delle opzioni. Ottenere sempre il massimo guadagno possibile è un obiettivo concreto da raggiungere con le opzioni binarie. Ma come fare a ottenere il massimo? Si potrebbe pensare che più piccola è la scadenza dell'opzione è più elevato è il guadagno. In questo caso la scadenza a 60 secondi dovrebbe essere quella che garantisce i ritorni più alti perché la frequenza di trading è maggiore. Se confrontiamo, giusto per fare un esempio, la scadenza a 60 secondi con quella a 15 minuti, i guadagni della prima sono 15 volte maggiori a parità di capitale investito. E se poi pensiamo di reinvestire i profitti ottenuti ogni volta che compriamo una nuova opzione, allora l'aumento è esponenziale e potremmo arrivare a guadagnare molto di più nello stesso lasso di tempo.

Questo discorso è vero in generale ma bisogna applicarlo alla pratica e ci sono diversi ostacoli. Per prima cosa bisogna considerare il livello di stress del trader: fare trading sistematicamente con opzioni a 60 secondi comporta un livello di stress maggiore e può portare ad alcuni errori. Inoltre, la scadenza dei 60 secondi non è adatta a tutte le condizioni di mercato. Purtroppo se il mercato ha alcuni elementi di lateralità, quindi se il trend non è ben definito, investire con la scadenza di 60 secondi può comportare dei rischi non trascurabili. In queste condizioni, dunque, meglio allungare la scadenza. In generale più il mercato è laterale e più conviene allungare la scadenza, ammesso che ci sia un trend di fondo. Detto per inciso, quando proprio non c'è un trend meglio non investire proprio con le opzioni binarie su quell'asset.

Dunque il massimo guadagno si ottiene quando si riesce a scegliere la scadenza dell'opzione in relazione alle condizioni di mercato e non è possibile stabilire, a priori, qual è la scadenza migliore. Detto questo, sappiamo bene che la maggior parte dei trader esperti opera proprio a 60 secondi (o al massimo a 15 minuti) per ottenere i guadagni più elevati nel più breve tempo possibile.

Usare le opzioni binarie per fare hedging: come determinare la scadenza
Molti trader professionisti apprezzano molto le opzioni binarie non come strumento speculativo diretto ma come strumento di supporto per fare hedging. In pratica in questo caso le operazioni digitali sono considerate una sorta di assicurazione contro le perdite di altre tipologie di operazioni. Esempio, consideriamo una operazione sul petrolio con i CFDs. Il trader pensa che il prezzo possa salire e quindi immette un ordine nel sistema, specificando ovviamente take profit e stop loss come si fa in questi casi. Contemporaneamente, compra anche un'opzione binaria che scommette sul fatto che il prezzo del petrolio scenda, con un importo pari alla perdita massima che può subire. In questo caso il trader si assicura che non avrà perdite, perché nel caso il mercato si muova in una direzione opposta a quella che ha previsto, riuscirà comunque a incassare il rendimento dell'opzione. Tuttavia in questo caso stabilire la scadenza non è facile, visto che deve essere accordata con il timing dell'operazione con i CFDs. Bisogna quindi fare delle previsioni, basate sull'analisi tecnica, sulle tempistiche entro cui si potrebbe scattare, nel caso peggiore, lo stop loss e comprare opzioni con quella scadenza. Si tratta di calcoli complessi, calcoli che solo i professionisti del trading riescono a fare. Ma il bello delle opzioni binaire è proprio questo: pur nella loro immensa semplicità, consentono una flessibilità enorme. A ciascuno al sua opzione binarie, dunque, e la sua scadenza.